La storia di Quaden Bales si è diffusa di recente in tutto il mondo. Un ragazzo australiano di 9 anni affetto da nanismo è diventato vittima di bullismo a scuola.
È arrivato al punto che Quaden, disperato, ha confessato alla madre di non voler più vivere.
È nato abbastanza sano, ma col tempo i suoi genitori hanno cominciato a notare che il bambino non cresceva.
Le sue mani e i suoi piedi minuscoli sono rimasti piccoli come prima. I medici hanno alzato le spalle: nessuno è immune da una tale patologia.
Quaden la passa davvero male. Dopotutto, su di lui è costantemente concentrata molta attenzione. Anche gli adulti spesso lo guardano con sorpresa e derisione.
Gli esperti hanno consigliato ai genitori di cercare di socializzare il ragazzo il più possibile affinché non senta la sua differenza dagli altri.
E tutti i loro sforzi erano diretti a una riuscita adattazione in società. E per regalare al figlio almeno un po’ di felicità in più, i suoi genitori gli hanno comprato un cane.
Anche lui, tra l’altro, si è rivelato non ordinario, ma nanizzato. Quaden e Buddy sono diventati migliori amici e lo stato psico-emotivo del ragazzo è migliorato davvero.
A ciò sono seguiti milioni di parole di sostegno da parte di persone di tutto il mondo che hanno aiutato Quaden a non arrendersi e a credere che la sua particolarità non potesse impedirgli di vivere come una persona comune.