Le belle sorelle afroamericane hanno occhi diversi… guarda quanto sono cambiati fino a oggi.

Stephanie Boyd, la loro madre, le ha partorite il 6 giugno 2012 negli Stati Uniti. Dopo aver realizzato la bellezza delle sue figlie, ha iniziato a pubblicare le loro foto su Instagram.

Le immagini sono diventate virali e hanno attirato utenti di Internet da tutto il mondo. Stephanie Boyd veste le ragazze con abiti eleganti e alla moda, il che ha contribuito al loro successo sui social media.

Le belle sorelle afroamericane hanno occhi diversi... guarda quanto sono cambiati fino a oggi.

Ma come fanno a radunare così tanti fan in così tenera età? Ovviamente, sono affascinanti, adorabili e molto attraenti, ma non è tutto qui.

Oltre ad avere una bellissima carnagione bronzata ereditata dai genitori afroamericani, hanno occhi azzurri mozzafiato, una combinazione rara e notevole.

Le belle sorelle afroamericane hanno occhi diversi... guarda quanto sono cambiati fino a oggi.

Inoltre, una delle gemelle, Morgan, ha un occhio blu e uno marrone, una condizione nota come eterocromia, che non influisce sulla visione del bambino.

Fin da molto giovani hanno espresso il desiderio di diventare modelle. Morgan ama “sfilare su passerelle immaginarie”, mentre Megan adora farsi i capelli. Ebony, la zia delle ragazze, dice che è la loro vocazione.

Le belle sorelle afroamericane hanno occhi diversi... guarda quanto sono cambiati fino a oggi.

“Volevo renderle note al pubblico a causa della loro unicità”, spiega Stephanie, la madre delle gemelle. Lei stessa ha gli occhi blu identici a quelli delle sue figlie. Inoltre, le iscrive a varie competizioni di modellismo.

Attualmente, Megan e Morgan Boyd lavorano come modelle per il marchio Neon Kisses, che offre abbigliamento innovativo per donne e bambini.

Le belle sorelle afroamericane hanno occhi diversi... guarda quanto sono cambiati fino a oggi.

Auguriamo loro tutto il possibile successo, ma devono tenere presente che sono ancora solo bambini.

Valutazione
( No ratings yet )
Ti è piaciuto l'articolo? Per condividere con gli amici:
Italia 365