Quando avevo 20 anni, mia sorella ha lasciato sua figlia di 2 mesi con mia madre ed è scomparsa. Quando non è riapparsa nemmeno al secondo compleanno di sua figlia, mia madre ha revocato i suoi diritti genitoriali ed ha ottenuto la tutela della piccola Yulia.
Quando Yulia aveva 5 anni, anche nostra madre è scomparsa. Lei considerava Yulia sua nipote e me sua madre. È stata la mazzata più dura per entrambe. Mia madre mi ha lasciato l’appartamento e lì, solo io e Yulia, abbiamo iniziato a ricostruire la nostra vita da zero senza nostra madre.
Per quanto mi riguarda, non mi sono mai sposata e non ho avuto figli, anche se avevo già compiuto 40 anni. Il mio fidanzato mi ha lasciato quando ha scoperto che avrei dovuto prendere cura della figlia in fuga di mia sorella. Ha detto che se fosse stata sua figlia, avrebbe assunto la responsabilità, ma il problema era che Yulia era una estranea per lui.
Dopo quella esperienza, non ho neanche cercato di costruire relazioni sentimentali. Ho lavorato tranquillamente, crescendo Yulia. Ora ha compiuto 19 anni. Era diventata una giovane bellezza. Un bel giorno, qualcuno ha bussato alla nostra porta.
L’ho aperta e ho visto mia sorella. La sua macchina di lusso e il nuovo smartphone hanno fatto sì che Yulia mi insultasse con parole dure per averle negato la possibilità di vivere in una famiglia ricca, nel lusso e nell’abbondanza.
L’ho lasciata andare e sono rimasta completamente sola. La disperazione mi ha consumata. Non riuscivo a mangiare, ho perso il senso dei giorni della settimana e sono andata a lavorare in automatico. Un giorno, il mio capo mi ha chiamato nel suo ufficio.
Abbiamo parlato a lungo, e alla fine della conversazione mi ha invitato a uscire, scherzando dicendo che mi avrebbe licenziata se avessi rifiutato. Ero così stanca delle mie quattro mura che ho accettato. Mezzo anno dopo, ho scoperto di essere incinta. Ero felicissima.
Vova, il mio ex capo e ora mio marito, è stato estasiato quando ha saputo della mia condizione. Ci siamo sposati, e il mio sogno è diventato realtà all’età di 41 anni. Due mesi fa, qualcuno ha bussato di nuovo alla nostra porta. L’ho aperta e ho visto mia sorella, Yulia, e un ragazzo di 16 anni.
È emerso che mia sorella si è ricordata di sua figlia quando suo figlio aveva bisogno di un intervento chirurgico, e Yulia poteva essere compatibile come donatrice. Quando sua figlia non è risultata compatibile per la donazione, e suo marito ha scoperto che il ragazzo non era suo figlio, l’ha cacciata insieme ai bambini, lasciandola senza niente.
Lei rivendicava la sua parte dell’appartamento di nostra madre, ed è per questo che si è presentata. Potete giudicarmi, ma non li ho neanche fatti entrare in casa. Non ho bisogno di persone del genere nella mia vita, e non posso permettermi di essere nervosa, quindi possono andare per la loro strada. Mi deve ancora per i 19 anni in cui ho cresciuto sua figlia.
