Amanda Lanners è una madre di molti figli del South Dakota, che ha apportato un contributo inestimabile al salvataggio dei neonati.
Ha donato 52 litri di latte, estratto dal suo seno, all’unità di terapia intensiva.
Ogni giorno la donna pompa circa 2 litri di liquido, quindi non è stato difficile per lei raccogliere una sorta di “contributo” benefico.
Dal momento che Amanda non getta via il latte, il suo congelatore si riempì rapidamente di scorte di “bevanda preziosa” e la donna dovette decidere dove conservare le scorte.
L’idea di fare una donazione le venne dopo una conversazione con un’amica.
Scoprì che i bambini nell’unità di terapia intensiva hanno bisogno di alimentazione e la migliore opzione è il latte materno.
La signora Lanners ha contattato una consulente in allattamento che le ha consigliato di contattare una banca del latte.
Lì, alla donna è stato chiesto di compilare la documentazione, ha fatto un esame del sangue e si è informata sui farmaci e le vitamine che stava assumendo.
Dopo 3-4 settimane, quando tutte le questioni relative alla documentazione furono risolte, il latte congelato fu trasferito alla banca, da dove venne successivamente inviato all’ospedale.