La britannica Louise Warnford guardava sempre con invidia le madri felici che, a suo parere, sembravano circondarla ovunque.
Anche lei desiderava diventare madre, ma la natura stranamente resisteva.
Capendo che non poteva rimanere incinta nel modo tradizionale, Louise ha deciso di sottoporsi a una fecondazione in vitro. Tuttavia, l’embrione non si è impiantato.
Allora Louise ha ripetuto questa procedura altre diciassette volte. I medici hanno cercato di convincere la donna ad abbandonare tentativi inutili, spiegandole che la particolarità del suo corpo risiede nella sua difesa, di cui le cellule natural killer (cellule NK) sono responsabili, che sono incredibilmente attive.
Queste cellule considerano ogni nuovo embrione come una minaccia e quindi lo attaccano e lo distruggono, impedendogli di radicarsi e svilupparsi.
Ma la donna non voleva ascoltare nulla e chiedeva ai medici di fare ciò che dovevano fare. Ha speso circa 80.000 sterline (più di sei milioni di rubli) per tutti questi tentativi e non aveva intenzione di smettere o rinunciare.
Warnford ha sconfitto la natura nel suo quarantasettesimo anno di vita. È rimasta incinta e, sebbene fosse costantemente sotto la supervisione dei medici e temesse ogni nuovo giorno che potesse portarle una nuova delusione, il feto ha continuato a svilupparsi.
— Ho avuto un taglio cesareo a 37 settimane, — dice Louise, — perché durante l’esame successivo sono stati riscontrati problemi con il mio corpo. Né io né i medici potevamo correre rischi e così è nato il mio piccolo William. Sono sicura che diventerà una persona eccezionale, perché la sua nascita è stata sofferta da me e questo vale qualcosa. La donna non smette mai di ringraziare il dottor Hassan Shehat, direttore e fondatore del Centro per l’Immunologia Riproduttiva e la Gravidanza, per il suo aiuto, che l’ha sostenuta e accompagnata per tutto il periodo.
— Voglio dire a tutte le donne che si sono disperate e hanno deciso di smettere di cercare di diventare madri: abbiate fiducia nelle vostre capacità e riuscirete, — dice Louise. — È solo grazie alla mia perseveranza che ora vivo in una famiglia a pieno titolo e ogni volta che guardo negli occhi di mio figlio, non smetto di gioire di non essermi arresa e di aver insistito per la mia strada. Credetemi, ne vale la pena!